Dr.Gaspare Marino Pneumologo tel.3470197737 email: gasparemarino@hotmail.com
L'allergia respiratoria è l’infiammazione di naso, faringe e bronchi causata da un allergene che viene respirato e inalato. .
Principali malattie allergiche respiratorie
Oggi é tra le principali le patologie croniche tipiche dei Paesi industrializzati (ipertensione, diabete, malattie osteoarticolari)
L'asma bronchiale è compresa tra le prime 20 cause di disabilità
Costi socio-economici: circa 1.600 euro/anno il costo per ogni paziente asmatico in Europa
Mortalità per asma: attualmente in calo ma è ancora un problema serio specie tra i giovani
Sono quelli che inaliamo poiché veicolati dall’aria. Distinguiamo allergeni stagionali cioè i pollini di cui l’aria respirata è satura solo in certi periodi dell’anno (stagione pollinica), quando le piante disperdono il loro polline per riprodursi e allergeni perenni che sono presenti nell’aria tutto l’anno. Esistono anche allergeni inalati sul posto di lavoro e pertanto definiti professionali.
Principali Allergeni
Pollini di Alberi
Parietaria: è un’erba perenne infestante che cresce in particolar modo in aeree rurarali, in terreni incolti, nelle fessure dei muri, sulle macerie e sulle rocce. É un’erba presente in tutta Italia e la possiamo trovare fino a 900 m di altitudine. Il genere parietaria comprende Parietaria officinalis e Parietaria judaica ed il loro periodo di pollinazione è molto lungo, con massimi di concentrazione in primavera e da metà estate fino all’inizio dell’autunno. La parietaria, rispetto ad altri allergeni vegetali, tende a presentare con una frequenza maggiore fenomeni di monosensibilizzazione. In alcuni casi la pollinosi alla parietaria può presentare sindrome orale allergica (prurito alle labbra, bocca, gola ) quando il paziente assume ortica, basilico, melone e ciliegia.
Graminacee : rappresentano una tra le maggiori famiglie di piante presenti in tutti gli ambienti e rivestono una notevole importanza proprio per la loro ampia distribuzione.Il periodo di fioritura della maggior parte delle graminacee avviene tra fine marzo e settembre, con picchi nel mese di maggio. L’allergene più rappresentativo è il Phleum pratense ed i suoi allergeni possono essere suddivisi in più gruppi, i più importanti sono il gruppo 1 (Phlp1) ed il gruppo 5 (Phlp5). La sintomatologia allergica delle graminacee può insorgere anche a basse concentrazioni polliniche, questo avviene perché le particelle allergeniche presentano dimensioni molto ridotte che ne facilitano l’ingresso nelle vie aeree profonde.Artemisia
Ambrosia: L’ambrosia più comune è sicuramente l’Ambrosia Artemisifolia, le piante appartenenti a questo genere sono infestanti con crescita prevalente in terreni asciutti e soleggiati. in molti alimenti sono presenti molecole simili a quelle presenti nell’ambrosia, che vengono riconosciute dal sistema immunitario anche per ingestione innescando così la reazione. L’ambrosia ha una reattività crociata con banana, anguria, melone, camomilla, zucca e sedano.
Artemisia: è un’erba aromatica molto diffusa che cresce in prossimità di strade, nei prati, lungo i torrenti ed in particolar modo in terreni ricchi di azoto. É presente in tutte le regioni d’Italia e la tipica fioritura avviene nel periodo estivo. Sono molto frequenti le cross-reattività con pollini appartenenti alla stessa famiglia come ad esempio l’ambrosia; altre cross-reattività le possiamo riscontrare con alimenti come banana, sedano, prezzemolo, carota, miele, finocchio e camomilla.
Sono gli allergeni sempre presenti specie nell'ambiente domestico
Acari della polvere
Nella polvere domestica sono presenti 13 specie di Acari, 3 delle quali più comuni
Gli acari della polvere sono una delle principali cause di allergia nell’uomo.
I sintomi dell’allergia si manifestano comunemente durante la notte poiché gli acari trovano nell’ambiente domestico, ed in particolare proprio nei nostri letti, condizioni ambientali (umidità e temperatura) ed alimentari (squame cutanee) molto favorevoli alla loro crescita, contribuendo così ad incidere negativamente sulla qualità della vita dei soggetti allergici stessi.
Tra gli acari i Dermatophagoides Pteronyssinus e Farinae sono i principali responsabili delle manifestazioni allergiche respiratorie.
Si pensa che più bassi si mantengono i livelli di allergene nell’ambiente, minore sarà il rischio di sensibilizzazione o di scatenamento dei sintomi nei soggetti già sensibilizzati.
I materassi, insieme a cuscini, divani, poltrone, tappeti, moquette, pupazzi di peluche, sono gli ambienti più comunemente frequentati dagli acari.
L’impiego di coprimaterassi e copricuscini in polipropilene e/o poliestere è in grado di mettere una barriera tra uomo e acaro della polvere, riducendo significativamente la carica allergenica all’interno delle abitazioni.
Periodo di esposizione agli allergeni: tutto l’anno.
Chi è allergico agli acari può soffrire di reazioni allergiche nei confronti di alcuni alimentiIl fenomeno delle reazioni crociate si verifica perché in molti alimenti
sono presenti molecole simili a quelle presenti negli acari della polvere, che vengono riconosciute dal sistema immunitario anche per ingestione innescando così la reazione.
Gli acari della polvere hanno una reattività crociata con crostacei, lumache di terra e di mare, mitili.
L’allergia al gatto è una forma particolarmente grave di allergia che può colpire il paziente anche se non è a contatto con l’animale. Nella pratica quotidiana il soggetto allergico deve evitare il contatto troppo stretto con l’animale, evitare di manipolare la cassetta dove il gatto deposita gli escrementi ed evitare di spazzolarlo perché in questa situazione l’inalazione diretta di allergene può essere elevatissima con il rischio di crisi respiratorie molto gravi.Il più noto allergene del gatto si chiama Feld1 è presente nella saliva, ma anche nelle urine del gatto.Altri animali responsabili di allergia sono il cane, il cavallo, il coniglio
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Sono abitualmente presenti nell'atmosfera, ma con livelli molto variabili in situazioni geografiche e climatiche differenti,.
Alternaria e Cladosporium sono tra i più noti e studiati come causa di sintomi allergici. Tipici invece degli ambienti indoor (ambienti chiusi) sono i funghi della Famiglia degli Aspergilli, importante causa di disturbi sia allergici che da infezione delle vie respiratorie ( in soggetti immunocompromessi).
1 - TEST DI PRIMO LIVELLO: PRICK TEST
Consiste nel mettere a contatto i vari allergeni con la pelle del paziente, disponendo una goccia di ciascun allergene sull'avambraccio e pungendola delicatamente.
Utilità del Test:
Nel test vengono utilizzati gli allergeni che più frequentemente provocano allergia in quella determinata area geografica, tenendo conto della storia del singolo paziente .
I test in vitro per le allergie si chiamano RAST e sono dosaggi di laboratorio degli anticorpi presenti nel sangue del paziente (IgE specifiche) per ogni singolo allergene.La diagnostica di laboratorio ha fatto passi da gigante con la diagnostica molecolare, con la quale è possibile individuare anticorpi di classe IgE verso molte componenti singole di una data fonte allergenica.
Oggi sono disponibili metodi che permettono di individuare esattamente verso quale proteina della fonte allergenica sono dirette le IgE. Con la diagnostica molecolare l’allergologo può distinguere tra i pazienti positivi per più allergeni i veri “poli-allergici", dai pazienti sensibili ad allergeni presenti in più fonti allergeniche (panallergeni). Si tratta di un passo avanti notevole, fondamentale nella successiva definizione della terapia.
2 - TEST DI SECONDO LIVELLO
3 - TEST DI TERZO LIVELLO
L'ISAC test è un pannello di oltre 100 molecole allergeniche sia alimentari che respiratorie che vengono testate tutte insieme in alcuni casi molto selezionati. E’ un test costoso e considerato di III livello che deve essere richiesto ed interpretato dallo specialista allergologo.
Terapia delle allergie respiratorie
Oggi disponiamo di farmaci con azione mirata su ogni singolo distretto.
Occhi: colliri antistaminici e cortisonici
Naso: antistaminici e steroidi inalatori anche in associazione. Gli antistaminici in compresse possono agire sui disturbi sia nasali che oculari.
Bronchi: farmaci broncodilatatori ad azione rapida per alleviare i sintomi acuti ( salbutamolo spray), steroide inalatorio da solo o in associazione a broncodilatatori a lunga durata di azione per la terapia di base. Secondo il livello di gravità dell’asma si possono associare anche antileucotrieni ( antinfiammatori specifici di naso-bronchi non steroidei), cortisone per via generale (in casi specifici e per periodi brevi) e/o farmaci biologici ad esclusiva prescrizione specialistica nei casi più gravi.
Tutti questi farmaci sono molto importanti ma l’allergia è una reazione sistemica legata alla produzione di IgE e pertanto l’immunoterapia specifica con allergeni (AIT) diventa fondamentale.
IMMUNOTERAPIA ALLERGENE SPECIFICA (AIT)
L’immunoterapia allergene specifica ha l’obiettivo di desensibilizzare un soggetto allergico ovvero renderlo meno sensibile nei confronti dell’allergene. Se prima di un'immunoterapia il soggetto risponderà con l'infiammazione e quindi sintomi, se esposto ad una bassa concentrazione di polline, dopo l’AIT servirà una più elevata concentrazione pollinica prima che il sistema immunitario reagisca. In termini pratici questo spiega l'effetto dell’immunoterapia sul miglioramento dei sintomi clinici e sulla conseguente riduzione del consumo di farmaci sintomatici.
Esistono due vie di somministrazione dell’immunoterapia: la via sub-linguale e quella sottocutanea.
Sublinguale: gocce o compresse da porre sotto la lingua tutti i giorni in fase pre-costagionale nel caso dei pollini (prima e durante la stagione pollinica). Esistono anche immunoterapie per pollini che hanno un impiego sublinguale continuativo (tutto l’anno), così come continuativa deve essere quella per acari della polvere.
Sottocutanea o iniettiva: si tratta di iniezioni nel sottocute del braccio inizialmente con dosi progressivamente crescenti e nella seconda fase con dosaggio fisso ed intervalli mensili. Anche per la via iniettiva ci possono essere cicli prestagionali per pollini o continuativi (sia per pollini che per allergeni perenni).
L’immunoterapia deve essere proseguita per lungo periodo (almeno 3 anni/stagioni) perchè rimodulare il sistema immunitario richiede tempo. Si tratta di una terapia efficace ed efficiente se eseguita e continuata correttamente dal paziente.
PERCHÉ UNA IMMUNOTERAPIA FUNZIONI È NECESSARIO CHE:
Ci sia una patologia allergica
Sia ben chiaro, nel quadro clinico del paziente, il ruolo causale dell’allergene verso cui si intende proporre l’immunoterapia
Non ci sia una durata di malattia così lunga da aver già portato danni anatomici. Bisogna usare l’immunoterapia precocemente e non come ultima spiaggia! I danni di un'allergia di lunga durata sono difficilmente risolvibili anche con una immunoterapia!
Il paziente e il medico scelgano insieme la via di somministrazione più efficace in relazione al tipo di allergia e alle necessità anche pratiche del paziente
Il paziente concluda il ciclo proposto e sia costante nell’assunzione dell’immunoterapia.
Infine è possibile affermare che l'immunoterapia ha un profilo di sicurezza altissimo (90%)
Dr.Gaspare Marino Pneumologo tel.3470197737 email: gasparemarino@hotmail.com